LA PSICOLOGIA DELL’ANZIANO INTERVENTO E FORMAZIONE

Portare psicologia, ricerca e innovazione sociale a servizio degli anziani di domani:

Questo è l’obiettivo che il portale ciciarapp vuole realizzare, per questo mette a disposizione servizi per le persone (servizi di connessione che aiutano figli, nipoti e parenti a comprendere l’invecchiamento sano e patologico) e formazione per gli enti.

Servizi specialistici

percorsi individuali di reminiscing (adatti ad anziani che affrontano momenti psicologicamente complessi) percorsi con terapia virtuale (percorsi per anziani con inizio di demenze e fragilità cognitiva) training di potenziamento cognitivo (percorsi per anziani desiderosi di imparare metodologie per allenare attenzione e memoria).

Servizi di connessione che aiutano figli, nipoti e parenti a comprendere l’invecchiamento sano e patologico

Favole on line (mediante podcast) costruite ad hoc e scritte da psicologi per nipotini in modo da favorire l’acquisizione di consapevolezza su tematiche legate all’invecchiamento, la morte e la malattia . 

Contrasto all’esclusione attraverso un progetto di supporto a chi vive vicino all’anziano e spesso fatica a comprendere cambiamenti psicologici e comportamentali connessi all’invecchiamento sano e patologico. 


Per i figli sono strutturate sessioni di son/daughter training e/o support

Formazione anziano

L’italia si configura come uno dei paesi più vecchi al mondo: una condizione, rilevata dagli indicatori demografici, che si accompagna a forti implicazioni di natura socio/sanitaria. I periodo della vita dai 60-80 anni è destinato a diventare la stagione della vita potenzialmente più interessante e appagante, in quanto si gode ancora di buona salute, si ha un’aspettativa di vita di almeno un quarto di secolo davanti, ci si sente pieni di energie e voglia di fare, si possiede esperienza e ampio network sociale.

1) valutazione rischio cognitivo nell’anziano

Un buon invecchiamento non consiste nella negazione e nel rifiuto del declino fisico, che è inevitabile, ma nella capacità di compensarlo sul piano cognitivo ed emotivo. L’anziano, per motivi legati al processo d’invecchiamento e alle malattie intercorrenti, può diventare maggiormente vulnerabile e molte condizioni possono alterare l’equilibrio psico-fisico dell’organismo.
La valutazione del rischio cognitivo si basa su varie scale di valutazione dello stato cognitivo dell’anziano, le quali aiutano i professionisti ad avere un preciso profilo biologico e clinico che permette di intervenire rapidamente per migliorare il suo benessere fisico e psicologico.

2) Lavorare sulle problematiche (fragilità) cliniche dell’anziano

 L’anzianità è una delle tappe della vita, e come in ogni tappa, vi sono delle fragilità legate all’avanzare dell’età. Attraverso una valutazione multidimensionale e multidisciplinare verranno osservate e identificati le vulnerabilità dell’individuo anziano, valutando le sue limitazioni e le sue risorse, definendo le sue necessità assistenziali e, infine, elaborando un programma di cura complessiva per commisurare gli interventi a tali necessità.

3)training potenziamento cognitivo nell’anziano

Ovvero un training pensato per aumentare le potenzialità già presenti in ogni anziano.
Il potenziamento cognitivo accresce le funzioni mentali dell’anziano e ne migliora l’ utilizzo incrementando le possibilità di un invecchiamento di successo. Anche con l’avanzare dell’età, si può beneficiare del potenziamento cognitivo. Con questo concetto viene superata la visione dell’invecchiamento caratterizzata solo dal possibile declino proponendo l’idea che sia possibile imparare cose nuove anche in età avanzata.